La storia della filosofia e la storia della medicina, nell’età della Rivoluzione scientifica in Europa, seguono strade parallele e convergenti. Il problema del corpo è intimamente legato al Mind-Body Problem, alla questione dell’unione/distinzione dell’anima e del corpo. La rappresentazione del corpo in epoca rinascimentale, attraverso le grandi sintesi anatomiche, da Dryander, Vesalio e Estienne a Pietro da Cortona, tengono fermo l’«imperativo metaforico» di figurare il corpo umano dissezionato, secondo il principio dell’unità della figura, con l’intenzione, soprattutto, di compensare il senso di colpa legato all’atto fondatore dell’anatomia scientifica: lo smembramento di un corpo umano  «tempio dell’anima», destinato alla Resurrezione. Con Descartes si realizza una rivoluzione. Il corpo «non è altra cosa che una statua o macchina di terra» (L’Homme de Réné Descartes, 1664 postumo) formata espressamente da Dio per funzionare da sé.  La macchina e i suoi modelli – ve ne saranno diversi: la fontana, l’orologio, il telaio per tessere calze… – rendono trasparente l’opacità della res corporea. Dalla contestazione e dalla critica materialista del dualismo cartesiano delle sostanze emergerà, a poco a poco, nel Settecento, una rappresentazione vitalistica del corpo e dell’essere organico in generale (Maubec, Diderot, La Mettrie), che si svilupperà, tra filosofia (materialista) e medicina (vitalistica), fino alle sintesi frenologiche di F.-J- Gall e J. G. Spurzheim.

Il rapporto tra corpo e macchine sarà oggetto della conferenze intitolata “Corpo, macchina e corpo-macchina nel settecento: filosofia e scienze della vita” che il Prof. Paolo QUINTILI (Università di Roma “Tor Vergata”) terrà il giorno 19 maggio 2017 alle ore 16:30.

La conferenza si terrà presso la Sala dei Presidenti dell’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena (Corso Vittorio Emanuele, n° 59 – 41121 Modena).

Per informazioni: Prof. Mauro Mandrioli

 

Invito alla conferenza “Corpo, macchina e corpo-macchina nel settecento: filosofia e scienze della vita”